Carmine Bellezza

Carmine Bellezza
Funzionario al basso servizio del paese

sabato 13 marzo 2010

Agapornis Swindernianus









Dello Swindernianus sono riconosciute due razze geografiche:

1. Agapornis Swindernianus s., che ha per habitat la Libería ed è noto come Agapornis a collare nero di Swindern;

2. Agapornis swindernianus zenkeri, che abita il Camerum e le zone ccntrali dell'ex Congo belga, noto come Agapornis a collare nero di Zenker.

Una terza razzaI'Emini proposta dal Peters, trovata nell'Ituri e nel Semiliki fu nel 1939 respinta dal Chapin.

Dati somatici

Swindernianus:
sessi uguali, taglia cm 13,50, iride gialla, beoco nero corno, piedi grigi scuri;

corpo: verde sporco più chiaro sulle guance e nelle parti inferiori; gola giallastra;

collare: all'altezza delle spalle uno stretto collare nerO marginato, verso il dorso, da una fascia giallo
cromo che sfuma nel verde;

groppone: parte bassa del g~roppone, e copritrici superiori della coda, blu btillante;

ali: penne primarie scure e verdi i vessilli esterni; copritrici primarie nere e verdi le copritrici interne;

coda: penne centrali verdi, talvolta con una macchiolina rosso arancio; penne laterali rosse alla base
con barra nera e punte verdi.

Giovani: hanno colori più confusi, meno briHanti e sono privi di collare; hanno anche il becco più pallido.

Zenkeri: è leggermente più grande dello Swinderniana, ha la fascia sotto il collare rosso arancio anziché
giallo cromo ed il verde del corpo più brillante.

Lo Swinderniana è il solo Agapornis con becco nero e senza alcuna decorazione dell'occhio (anello nudo o piumato). Il colore blu del groppone e della coda è il più brillante delI'intero genere mentre la coda è tanto corta che le ali, chiuse e raccolte sul groppone, ne raggiungono la punta.
Il nome scientifico gli deriva dal dr. Swinderen, svedese, il cui nome è stato evidentemente storpiato dalla prima pubblicazione scientifica sull'uccello ed è poi rimasto tale.

Nessuna esperienza sulla sua vita in cattività

Nessun amatore ha mai visto e posseduto vivo questo Agapornis, di cui si può parlare solo dal nunto di vistaornitologico e per i futuri ornicoltori che, per essere più fortunati degli attuali, devono risolvere problemi di ambientamento ritenuti estremamente difficili e problematici.

Entrambe le razze vivono in foreste sempreverdi folte ed inaccessibili, della Liberia, Congo e Camerum senza alcuna possibilità di vita comune e di contatti, pur avendo sviluppato molti costumi di vita similari, in particolate
per l'alimentazione prediligendo, entrambe, i fichi selvatici ohe sembrano indispensabili alla loro sopravvivenza.

Collezionisti che hanno avuto a che fare con questo Agapornis riportano d'aver rinvenuto nel suo stomaco sementi di fico e rimanenze di insetti e larve che devono considerarsi alimenti molto specializzati, non rinvenibili fuori del loro ambiente e non accessibili all'amatore europeo. Ma è anche interessante sapere che nel distretto di Ituti è opinione diffusa che il pappagallino predilige i campi di riso, i semi di sesamo ed è stato visto mentre si cibava di pannocchie di mals allo stato lattiginoso.
E.N.T. Vane riporta nel suo libro il passo di una nota apparsa nell'Ibis del 1948, di Certo R.E. Moreau, relative alle confidenze fatte da Padre Hutsebout, che operava in una missione del Congo, a Mr. J.M. Vrydagh sulle sue esperienze col Swinderniana. Egli ammetteva che non gli era mai riuscito di mantenere in cattività questo pappagalletto che per il tempo in cui poteva offrirgli dei fichi selvatici di cui si cibava in libertà.
Egli aveva anche tentato di mescolare a questi fichi un piccolo miglio locale (leusine) per abituarlo a questo alimento ma senza successo infatti non toccava i semi di alcuna graminacea, mentre becca le noci di palma ed altre noci, ma senza fichi muore nello spazio di 3-4 giorni.
Lo Swinderniana non mangia tuttavia i fichi alla maniera degli altri frugivori ma pela e spacca il frutto per beccarsi rapidamente i piccoli semi dell' interno. Quindi non è un frugivoro ma un granivoro, sia pure speciale che non riusciremo mai a portare fuori dalle sue fitte foreste sempreverdi, dove i fichi che predilige
sono disponibili tutto l'anno, a meno di non riuscire a sostituirli con alimenti altrettanto graditi e nutrizialmente validi come pare siano quelli che preferisce in natura.



Nessuna notizia sulle abitudini riroduttive
Allo stato libero lo Swinderniana s'incontra, anche lontano dalle sorgenti d'acqua, in gruppetti da 5 a 12 soggetti
Ha un breve ed aspro richiamo che emette anche in volo o quando devasta gli alberi di fico. Non si conoscono le sue abitudini di nidificazione, che avvengono nell'interno della foresta, né le fasi di sviluppo dei piccoli
e la loro alimentazione, si sa soltanto che i novelli non mutati hanno colori e collare meno distinti ed intensi degli adulti, ossia poco o nulla come guida per gli ornicoltori che avessero la fortuna d'imbattersi in questo
misterioso Agapornis.

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